EVENTS -- Restaurants -- Nadia Santini

 

 

La cucina mondiale parla ancora italiano. Anzi, mantovano. Nadia Santini, del ristorante Dal Pescatore di Runate, a Canneto sull'Oglio in provincia di Mantova, è la migliore chef donna del pianeta. Almeno secondo la giuria del World's 50 Best Restaurants, la prestigiosa classifica internazionale al vertice delle cronache culinare e a cui guardano tutti gli addetti ai lavori. Stilata dal Restaurant Magazine britannico e sponsorizzata da San Pellegrino, la giuria rilascia anche il premio Veuve Clicquot World's Best Female Chef, che nel 2012 era finito sui fornelli della basca Elena Arzak e l'anno prima fra le mani di una tristellata Michelin, la francese Anne Sophie Pic.

 

Anche lei tre stelle Michelin, incassate nel 1996 e mai perse, la chef italiana sfodera una storia ancora più particolare delle precedenti premiate, perché da sempre legata proprio al Dal Pescatore, il ristorante che sforna i tortelli di zucca più gustosi d'Italia ma anche altre leccornie come le lumache petit gris all'aglio dolce, le coscette di rana o la lepre alla Royale con purè di castagne. Locale incastonato in un angolo della riserva del Parco di Runate che ha fondato dopo un gran tour culinario in Francia e nato come una semplice trattoria, scortata dagli insegnamenti della suocera Bruna, oggi 84enne, e della nonna del marito Antonio, Teresa.

Flessuoso anche il percorso che l'ha portata dietro ai fornelli: prima gli studi in Scienza e tecnologia alimentare all'istituto tecnico e poi in Scienze politiche alla Statale di Milano, dove ha appunto conosciuto il marito, sposato poi nel 1974. Passi in avanti della sua cucina ci sono stati, ovviamente. Ma senza tradire questo retroterra mantovano: "La cucina si è raffinata ma non è cambiata - spiega la chef - dal Pescatore esprime l'evoluzione del cibo alla nostra tavola e il territorio che ci circonda".